Praticamente questa ricetta è uguale agli spaghetti con le vongole, è in effetti il classico aglio, olio e peperoncino con l’aggiunta di cozze. C’è poi la versione con il pomodoro, entrambe sono ottime, quindi vi darò sia l’una che l’altra (la variante al pomodoro la trovate in fondo alla pagina), poi vedete voi.

Ingredienti per 4 persone

1 kg di cozze

2 grossi spicchi di aglio a fettine

2 cucchiai di vino bianco secco

2 cucchiai di olio d’oliva

½ kg di spaghetti N°5

2 grossi spicchi di aglio a fettine

2 peperoncini freschi privati dai semi e tritati

2 cucchiai di prezzemolo tritato

70 ml di olio d’oliva

1 pentola grande per far aprire le cozze, poi per la cottura della pasta.

1 padella da 20 cm di diametro.

Per prima cosa mettete 2 cucchiai di olio nella pentola grande, unite 2 spicchi di aglio affettato e lasciate imbiondire a fuoco basso. Appena l’aglio sarà imbiondito bagnate con il vino e aggiungete le cozze, mettete il coperchio, alzate il fuoco e lasciate cuocere per 5-6 minuti, finche le cozze non si saranno aperte. Sgusciate le cozze e mettetele in una ciotola, unite anche l’acqua del fondo di cottura filtrato.

Tagliate i peperoncini a metà, togliete i semini (che sono la parte più piccante), tritatelo finemente e mettetelo con l’olio e l’aglio nella padella. Accendete il fuoco a minimo e fate imbiondire dolcemente. Quando vedete che l’aglio è diventato biondo e asciutto, unite un cucchiaio di prezzemolo e le cozze e parte della l’acqua, lasciate insaporire ancora qualche minuto poi spegnete.

Fate cuocere gli spaghetti al dente, scolateli e rimetteteli nella pentola, versate sulla pasta solo il sugo delle cozze rigirate bene, impiattate e servite con sopra le cozze e il resto del prezzemolo.

Per la variante al pomodoro aggiungete all’aglio, olio e peperoncino, ½ kg di pomodori a pezzetti o una ventina di pomodorini (io preferisco quelli del piennolo) e solo quando il sugo è cotto e addensato, unite le cozze con parte della loro acqua, il resto tenetela da parte e se necessita la potete unire o se rimane si può congelare.